La scelta di mettersi al servizio della parrocchia come chierichetti a lungo termine, ha dei risvolti nel vissuto sociale extra parrocchiale per i bambini. Ogni incontro è utile per tutti loro in quanto gli viene
ricordato come questo ruolo non si limiti solo alla presenza nelle diverse funzioni religiose alle quali sono chiamati a partecipare, ma che in ogni momento della loro vita devono dimostrare di comportarsi in ogni ambito relazionale come se stessero servendo Gesù.
In qualità di genitore vedo i miei due bambini motivati e felici di fare parte dei servitori all’altare e ne ho sempre appoggiato l’adesione perché trovo che la partecipazione dei bambini sia significativa anche dal punto di vista educativo oltre che spirituale.
Partecipazione attiva, protagonismo ed educazione tra pari. Sono questi i principi pedagogici che si può tranquillamente affermare essere alla basedella adesione al gruppo dei chierichetti che un bambino vivrà ed interiorizzerà.
Partecipazione attiva in quanto tutti i chierichetti si vedono investiti di un ruolo durante le liturgie. Protagonismo perché grazie alla partecipazione realizzano la propria identità e si sentono responsabilizzati di fronte ai fedeli presenti; educazione tra i pari in quanto, oltre alle indicazioni e le istruzioni di don Ivano, i chierichetti più grandi diventano esempio concreto e guida dei più piccoli e dei nuovi arrivati, che hanno la possibilità di imparare stando al fianco di un loro pari, attraverso quindi una significativa educazione orizzontale, oltre alla doverosa educazione verticale espressa da don Ivano e dai suoi validi collaboratori.
Ecco perché dunque l’attività di servizio liturgico al quale viene chiamato il chierichetto, ha la possibilità di ripercuotersi nei vari contesti sociali extra parrocchiali.
Come recita la promessa della vestizione, assumendo l’impegno di diventare servitori dell’altare e collaboratori del sacerdote, sull’esempio dei discepoli di Gesù, i chierichetti si comportino come questi ultimi in ogni ambiente del loro quotidiano, cercando di essere sempre pieni di carità, generosi e disponibili sull’altare come nella
vita. Ma non dimenticando che sono bambini, i chierichetti hanno il compito di far si che la liturgia sia gioiosa oltre che ben curata.
É bello vedere i bambini che, con orgoglio, anche sotto una pioggia battente, dimostrano la loro scelta di servizio a Dio partecipando alla Messa Domenicale, anche sentendosi parte di una grande comunità che vive e cresce nella fede.